top of page
61EKvKYaUhL.jpg
Natale-con-gli-autori.jpg

NON PERDERE QUESTA OCCASIONE!

Tutti gli autori iscritti alla Community TraLeRighe possono pubblicare uno o più articoli nel Magazine online e condividerli sui tutti i canali social. Crea ora il tuo articolo, completalo con immagini e video, impagina il testo come preferisci, aggiungi i link a tutti i tuoi riferimenti social e alle pagine e-commerce dove acquistare i tuoi libri.
E' una iniziativa gratuita presentata per voi da TraLeRighe! Inizia ora il tuo articolo...

Logo1-nero-2022.png

LEGGI IL POST

Paolo Arigotti emozioni prima dell'evento "Sulle note del tuo libro"

Non è semplice rispondere alla domanda su cosa mi attendo dalla partecipazione alla fiera

Di primo acchito la risposta sarebbe: farmi conoscere e cercare di far passare alcuni dei messaggi che ho indicato anche nella precedente mail.

Io sono e resto convinto che non si può comprendere il presente ed evitare che si ripetano certi errori, siano molto importante capire come e perché sono accaduti certi fatti

Io sogno e desidero un dibattito aperto su questi temi, con riflessioni su quelli che possono essere per me i passaggi più significativi dei due libri da me scritti: non penso certo ad una lezione di storia, bensì ad una riflessione comune

Ho già avuto queste esperienze in diverse occasioni e devo dire che sentirmi rispondere che "queste cose non le sapevo" o che "non avevo mai compreso questi fatti" o "la passione che emani parlando di certe tematiche è molto coinvolgente" è stato per me molto gratificante.


Paolo Arigotti

Nato a Cagliari il 26 maggio 1973, Paolo Arigotti si laurea in Giurisprudenza nel 1998, prendendo servizio

poco più di un anno dopo nella pubblica amministrazione.

Da sempre appassionato di storia, viaggi, lettura, scrittura e cinema, fa il suo esordio nel mondo letterario

con il romanzo Un triangolo rosa, edizioni Progetto cultura 2015, recentemente premiato con diploma

d’onore della giuria per la narrativa edita nell’ambito del concorso internazionale Il Molinello 2016.

Due sorelle molto speciali è il suo secondo lavoro dato alle stampe e come sempre l’autore ha trovato il

modo di conciliare alcune delle sue grandi passioni, quali storia, diritti civili, passione per i viaggi, inseriti in

una trama che tiene il lettore col fiato sospeso fino alle ultime pagine.


Due sorelle molto speciali di Paolo Arigotti

Il racconto prende avvio dal ritrovamento di alcuni vecchi fogli ingialliti.

La trama vede come protagoniste assolute due donne, sorelle gemelle, nate in

una nobile e ricca famiglia della Germania ai primi del novecento.

I personaggi sono frutto della mia fantasia, ma immersi in un contesto storico

reale, per la ricostruzione del quale mi sono documentato con ogni cura,

approfittando della mia grande passione per la materia e del prezioso aiuto di

associazioni a tutela dei diritti delle persone disabili.

L'ambientazione è quella della fine dell’impero tedesco e del primo

dopoguerra, fino ad arrivare agli anni del nazifascismo; saranno proprio tali regimi ad

avere un ruolo determinante nel destino di Elene e Johanna, le due eroine della trama.

Non mancano riferimenti storici ai principali fatti di quegli anni, a cominciare

dall’evoluzione delle cosiddette teorie eugenetiche, rivolte alla ricerca della

perfezione e purezza della razza, all’origine dei folli progetti nazisti di sterminio della

vite giudicate “indegne di essere vissute”.

Le due sorelle scelgono di abbandonare, sia pure in tempi diversi, la Germania:

Johanna si stabilisce in Italia a metà degli anni venti per seguire i suoi studi, mentre

Elene, dopo essersi sposata, lascerà la Germania nel 1933, dopo l’avvento al potere di

Hitler.

Circa un anno dopo, Elene da alla luce due gemelle, una delle quali affetta

dalla sindrome di Down.

La madre – donna di grande cultura ed indipendenza – compie una scelta per

quei tempi rivoluzionaria, rigettando pregiudizi ed ignoranza che circondavano

all’epoca la condizione di diversità: avvia – sostenuta in questo dal marito e dalla

sorella - un coraggioso percorso personale di sviluppo ed educazione per la figlia,

divenendo un’antesignana dei più moderni approcci a tale problematica ed un punto

di riferimento per tante altre mamme di bambini “diversi”.

Lo scoppio della seconda guerra mondiale non sembra cambiare le cose, finché

il marito di Elene non viene richiamato alle armi in patria.

I genitori sono venuti a conoscenza dei terrificanti piani di morte nazisti contro

le persone affette da disabilità mentale (cd. Aktion T4) e temono che un rientro in

Germania possa mettere a rischio la vita stessa della loro piccola Sara.

Grazie all’aiuto ed al sacrificio della sorella di Elene, Johanna, a sua volta

legatissima alle nipotine, tale pericolo sarà scongiurato in un primo momento, ma la

polizia nazista – dopo che Johanna muore in un bombardamento - scopre il loro

escamotage ed obbliga Elene – sulla scia di eventi imprevisti ed imprevedibili – a

riparare in Svizzera, dove rimarrà fino al termine della guerra.

Sarà decisivo in questo l’aiuto di alcuni co protagonisti, come la principessa e

Valentina, amica e compagna di Johanna; un aiuto provvidenziale contribuirà a dare

una svolta decisiva agli eventi.

Volendo tracciare un brevissimo profilo dei principali attori della trama,

comincerò da Elene e Johanna, le due sorelle legatissime tra loro che affronteranno assieme la vita e le avversità; Herbert, il marito di Elene, uomo coraggioso e devoto,

profondamento innamorato della moglie e della famiglia; la principessa, amica di

Elene e Johanna, che non risparmierà impegno ed energie per venire in loro aiuto;

Valentina, amica e compagna di Johanna, al fianco di Elene nei momenti più difficili;

Sara, l’amata nutrice di Elene e Johanna, che farà di loro due splendide donne;

Alfredo Olmi, l’amico poliziotto ed infine (non certo in ordine di importanza) Maria

e Sara, le due figlie gemelle di Elene educate all’amore ed allo sviluppo delle proprie

potenzialità, che permetteranno proprio a quest’ultima di salvare madre e sorella

quando tutto sembrava perduto.

Completano il quadro alcuni personaggi sicuramente “negativi” che coi loro

pregiudizi e cieco servilismo alle logiche del potere, assumono un ruolo decisivo nel

dare una svolta agli eventi.

La fine della guerra, coi suoi tragici strascichi, aprirà nuove prospettive, fino ad

arrivare ai giorni nostri, con una spiegazione finale, forse inattesa, di alcuni eventi

fino a quel momento misteriosi.




19 visualizzazioni0 commenti
PiedeFR.png
bottom of page